È stata una emozione tornare ad esibirsi dal vivo per Pelu’ e lo ha ribadito più volte durante il suo concerto. Per un artista è fondamentale il contatto con il pubblico, la sua energia, la sua carica.
Dopo aver sfidato la minaccia del tempo e un nuovo cambio data, visto che c’era già stato, causa covid, è riuscito ad esibirsi sullo splendido scenario del porto di Molfetta, che ha nominato con gratitudinedurante il suo concerto, insieme a tutta la Puglia da cui sono giunti i suoi fan per ascoltarlo.
Ha preso così il via l’Oversound Music Festival con Piero Pelù a Molfetta, dopo l’ appuntamento con i comici del Mudù interrotto a metà e quello dei Bambini di Vasco, saltato causa pioggia.
Oversound Music Festival, è un progetto dell’agenzia M&P Company e dell’etichetta Vulkano Concerti, che sta portando in Puglia importanti artisti come Piero Pelù che si è esibito con una tappa del suo “Gigante tour”.
Con questa serie di concerti esplosivi in giro per l’Italia, il noto rocker sta proponendo i brani dell’album “Pugili Fragili” pubblicato nel 2020, contenente la canzone omonima al tour, che è stata portata al Festival di Sanremo 2020 da Pelù che per l’occasione ha solcato per la prima volta il palcoscenico della celebre kermesse.
Ad assistere al concerto tante fan che per l’occasione indossavano bandana e maglietta d’ordinanza e che più di una volta hanno abbandonato i posti a sedere per scatenarsi a ritmo di musica.
Pelù dal canto suo, ha sollecitato, vista la situazione sanitaria in corso, a non assembrarsi e ha invitato un papà ad allontanare il suo piccolo posizionato troppo vicino alle casse, pericolose per lui per l’alto rumore.
Un animo rock dal cuore tenero, provocazione e temi impegnati, un mix di energia e vitalità. Felicissimo di tornare a suonare, cantare e ballare dal vivo, ha voluto omaggiare la grande Raffaella Carrà, recentemente scomparsa, con “ Regina di cuori” e “Rumore”
E’ stato veramente un bel momento di spettacolo.
Per circa tre ore non si è risparmiato regalando al pubblico emozioni, ma anche provocazioni, come è solito fare giocando con le presenze femminili nel pubblico in pieno stile rock e roll.
Oltre ai nuovi brani non sono mancati i brani tanto apprezzati del vasto repertorio dell’artista fiorentino, che ha avviato il suo percorso musicale nel periodo liceale, sul finire degli anni ‘70. Nel 1980 ha fondato i Litfiba, gruppo con il quale ha ottenuto la notorietà nazionale. Come aveva promesso è stata una scaletta ricchissima di emozioni, energia, magia, voglia di far casino, cantare, fare festa e condividere quello che ci è mancato così tanto: la musica dal vivo.
Ad accompagnare il rocker in questa sua esibizione sullo splendido porto di Molfetta che offre una vista impareggiable per i concerti c’erano i Bandidos, formazione composta da Alessandro “Finaz” Finazzo, componente dei Bandarbardò, alla chitarra e ai cori, Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, alle sequenze e ai cori; Dado “Black Dado” Neri al basso, al bassochitarra e ai cori e Francesco “Felcio” Felcini impegnato al suono di sala e agli effetti speciali.
Non sono mancati durante il concerto i richiami a temi impegnati sull’impegno sociale e sui diritti umani, sull’ ambiente che va protetto e difeso, ma anche sulla mafia che va sconfitta con la denuncia.
Anche sul palco quindi ha voluto ribadire tematiche a lui tanto care che hanno segnato il suo percorso professionale e privato.
E ora vi lascio ad una sua esibizione sperando di trasmettere emozioni, le stesse che lui ha trasmesso dal vivo.
Paola Copertino