Bibart, la prima Biennale Internazionale d’arte di Bari supera i 1000 visitatori in meno di una settimana.
Questo il numero delle persone che in soli 7 giorni, dal 12 luglio, hanno visitato le esposizioni di “Bibart”, nelle chiese della città vecchia. Molti giovani, tanti turisti hanno visitato le mostre presso le 4 sedi espositive Bibart Biennale: Vallisa, Santa Teresa dei Maschi, Museo archeologico succorpo Cattedrale San Sabino, Salone Opera Pia del Carmine.
Non solo Mostre d’arte, Bibart è anche eventi culturali sparsi per il borgo antico di Bari, si parte il 20 luglio in Vallisa, di seguito il calendario completo.
Il 20 luglio alle ore 18.00 Vallisa
IN LUCE Stories
Presentazione del Circolo IN LUCE Stories, Laboratorio permanente di autobiografia e fotografia terapeutica del Centro di Salute Mentale 2 Altamura – Gravina in Puglia – Poggiorsini A.S.L. Bari
Quando la narrazione e la fotografia occorrono a “riordinare” per dare un senso alle nostre esperienze e rispondono all’esigenza umana di lasciare una traccia di sé. Viaggio di luoghi e persone, tra l’assennato e l’irragionevole: è possibile essere uomini e donne, fino in fondo, guardando in faccia la fragilità invece di pensare subito a come combatterla?
Introduzione e coordinamento
Maurizio Cimino, educatore referente riabilitazione territoriale, esperto in fotografia terapeutica
Interventi
Domenico Semisa, psichiatra direttore Dipartimento salute mentale provinciale Bari
Maria Giuseppa Santoro, dirigente medico psichiatra referente U.O.S. C.S.M. 2 Altamura – Gravina in Puglia – Poggiorsini ASL Bari
In collegamento
Valerio Bispuri, international photoreporter “Negli occhi dei pazzi”
A seguire
Proiezione del Video Art “L’ora giusta” – la parola ad attori e tecnici
Proiezione del Cortometraggio “Storie di condomini e di balconi”, storie di vita vissuta al tempo del lockdown
Il 28 luglio alle ore 19.00 alla Vallisa
Presentazione del libro “Profumo di Bergamotto” di Maria Giuseppina Pagnotta
Conduce Rossella Cea Giornalista, letture di Mingo de Pasquale
“Profumo di Bergamotto” è un romanzo scritto da Maria Giuseppina Pagnotta per i tipi delle Edizioni Magister. Una lettura che cattura il lettore nel racconto fino all’identificazione con i personaggi e vivere le emozioni degli stessi.
Un lavoro che sottolinea la maturità artistica della scrittrice che ha scritto anche per noti attori del panorama italiano. Il grande impegno che svolge in modo umile ma con profonda passione, amore e rispetto verso il territorio e la sua gente, l’hanno portata ad essere una attenta ricercatrice con grandi capacità empatiche, che le permettono di arrivare con profonda delicatezza al cuore del lettore, cosa che la contraddistingue in ogni ambito artistico che intraprende.
Il romanzo, che ha emozionato anche la Commissione della XI Edizione dei Libri nel Borgo Antico di Bisceglie che lo ha selezionato fra i tanti autori candidati da tutta l’Italia, sta riscuotendo forti consensi ovunque.
Il 30 luglio alle ore 19.00 alla Vallisa
Proiezione del docufilm “Intervento omocromico” di Grazia Terribile, la visionaria che ha spianato la strada al concetto di museo a cielo aperto dove terra e arte si fondono sin dalle radici.
Interventi di Alba Nardone, figlia di Grazia Terribile, e Miguel Gomez, direttore artistico Bibart Biennale.
Nel 1983 Grazia Terribile invitò 50 artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Per una settimana ci fu un campo d’arte a cielo aperto.
Il 31 luglio alle ore 19.00 alla Vallisa
Presentazione del libro di poesie di Michele Scaglione “Esercizi dell’abbandono” pubblicato dalla casa editrice Albatros nella collana Nuove voci (curata da Barbara Alberti)
Conduce Gilda Camero, giornalista collaboratrice di Repubblica Bari.
La raccolta “Esercizi dell’abbandono” ci consegna l’esperienza di un’erranza, nella voce di chi “l’anima squaderna”, in una ricerca di senso e di luce alta, che si fa visione e voce, interrogazione ed asserzione, scandaglio del buio e preghiera. Di verso in verso si disegnano paesaggi dell’anima di un io sospeso: sentieri in salita e cieli aperti, marine ed orizzonti, luci cangianti delle stagioni del giorno e della vita, il bianco di luna ed il nero più buio e più fondo. E risuonano voci dal canone novecentesco, ma anche echi petrarcheschi e leopardiani, memorie che emergono dal sottosuolo e dalle cime alte di grandi erranti.