“Le mafie sono ancora presenti nel nostro Paese, però c’è una nuova coscienza collettiva, per fortuna, e ricordare il sacrificio di queste persone serve non soltanto a onorarle, ma soprattutto a spiegare ai giovani che se viviamo in un Paese civile, più democratico e più libero, lo dobbiamo a loro e nel solco di quei valori, di quegli ideali e di quegli insegnamenti, dobbiamo accompagnare la nostra comunità”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, deponendo una corona di fiori sulla facciata esterna di Palazzo di Città in occasione del 29esimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
“Lo vogliamo fare – ha detto Decaro – per ricordare soprattutto alle nuove generazioni il sacrificio di quegli anni. Erano passate alcune settimane dalla morte di Falcone e le mafie, con un atto vile ma anche arrogante, pensarono, ammazzando Borsellino, di bloccare le indagini. E invece quel giorno non lo sapevano ma iniziava la loro fine, nel senso che quel giorno reagì lo Stato, reagì la politica, la magistratura, le forze dell’ordine, ma soprattutto da quel giorno reagirono i cittadini, la società civile che decise da che parte schierarsi”.