E’ stato rinviato a nuovo ruolo il processo a carico di Giampaolo Tarantini per presunto reclutamento e favoreggiamento della prostituzione, di cui si è tenuta oggi l’udienza davanti alla terza sezione della Corte di Cassazione a Roma. La parte civile, rappresentata da Patrizia D’Addario, che era stata esclusa in Appello ma ‘riammessa’ davanti alla Suprema Corte, ha presentato un ricorso per Cassazione contro la sentenza di secondo grado che però è giunto il 16 luglio.
Per poter riunire anche il ricorso della parte civile a quelli del procuratore generale e dell’imputato, la terza sezione ha rinviato il processo a un nuovo ruolo. Ora verrà fissata un’altra udienza per poter discutere insieme i tre ricorsi. L’imprenditore barese è accusato di aver portato presunte escort, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tarantini, a settembre del 2020 in Corte di Appello, ha visto ridotta la condanna da 7 anni e 10 mesi del primo grado a 2 anni e 10 mesi del secondo grado. Infatti i reati riferiti a diversi episodi di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione sono andati in prescrizione. L’imprenditore barese è rimasto l’unico imputato. Sabina Beganovic, condannata a 1 anno e 4 mesi, non ha impugnato la sentenza di appello. Per gli altri è intervenuta la prescrizione. La sentenza di secondo grado è stata impugnata da Tarantini, tramite il suo avvocato di fiducia Nicola Quaranta, e dalla Procura generale di Bari.