Entrano nel vivo le operazioni che porteranno alla realizzazione della nuova piazza Umberto. Il progetto preliminare di restauro sarà approvato entro il mese di ottobre dalla giunta comunale, prima di passare la palla ai progettisti. A loro toccherà la stesura del progetto definitivo, che sarà trasmesso alla Soprintendenza per l’acquisizione del parere obbligatorio previsto per legge. Infine, si procederà con le ultime fasi progettuali prima delll’avvio della gara per l’affidamento dei lavori.
«Contiamo di aprire il nuovo anno con il perfezionamento della progettazione definitiva ed esecutiva in modo da pubblicare immediatamente la gara dei lavori, con la speranza di poter vedere aperto il cantiere per la prossima estate», spiega Giuseppe Galasso, assessore ai Lavori pubblici.
Piazza Umberto: restauro del giardino storico e rifunzionalizzazione. Il progetto del Comune
Il progetto della nuova piazza Umberto si svilupperà su tre temi: restauro dell’esistente nella parte relativa ai giardini storici e ai monumenti presenti, rifunzionalizzazione degli spazi e durabilità delle finiture.
Quanto al primo aspetto, si opererà sulla conservazione e sulla manutenzione di tutto il patrimonio storico della piazza, dai giardini alla vegetazione fino alla conferma geometrica dell’intero sito, come condiviso nell’ambito del percorso partecipativo concluso qualche mese fa.
Per la rifunzionalizzazione degli spazi – spiega il Comune – sarà effettuata un’operazione incentrata sulla riorganizzazione di alcuni luoghi per attrarre nuovi target di cittadini. Tra questi, particolare importanza rivestirà la superficie degli spazi dedicati ai bambini in corrispondenza dell’attuale area giochi, spesso vandalizzata.
Si interverrà sulla riorganizzazione della struttura relativa ai servizi igienici pubblici, fatiscente e priva di rilevanza storica, che sarà demolita per essere ricostruita e ospitare nuove funzionalità. Sarà, inoltre, realizzata una struttura in acciaio e cristalli, dotata anche di un piccolo spazio commerciale, che costituirà un “play-bar” integrato con l’area giochi, in continuità fino al secondo blocco rappresentato dalla ex Goccia del Latte.
Arredi e sicurezza
Gli arredi, inoltre, rispetteranno la storia e l’identità dei luoghi e saranno composti da materiali durevoli e manutenibili facilmente. Per quanto riguarda le sedute è al vaglio la scelta di panchine in legno con schienale, realizzate con struttura in ghisa e in linea con alcuni modelli di stampo utilizzati in passato nei giardini storici della città.
Si interverrà anche sulla sicurezza percepita: sarà montato un corpo illuminante in ogni angolo della piazza con l’ampliamento del numero delle telecamere (16 quelle attuali). La loro efficacia sarà ulteriormente migliorata con la previsione di ridurre sensibilmente gli oleandri, piantati di recente e che sono una “calamita” per i rifiuti abbandonati dagli incivili.
Galasso: «Spazio per bambini, anziani, studenti»
«Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto, lo abbiamo fatto partendo dal punto di vista dei cittadini che vorremmo potessero frequentare quella piazza: più bambini, più anziani e più studenti – spiega Galasso. Gran parte dell’intervento, quindi, è stato pensato per favorire l’accessibilità di questi cittadini che per troppi anni sono stati costretti a stare lontani da una delle piazze più belle e più importanti di Bari. In particolar modo ci siamo concentrati sull’area laterale che si frappone tra i manufatti della ex Goccia del Latte e il blocco servizi, con al centro un’area giochi oggi degradata. Qui si concentra una delle principali novità della nuova piazza Umberto che sarà dotata di uno spazio fortemente accogliente e attrattivo per bambini e famiglie con giochi ma anche servizi, tra cui un “playbar” che incorporerà i bagni in un unico blocco edilizio, e quindi ad unica gestione. Per il resto ci siamo dedicati alla salvaguardia dell’esistente con un’attenzione particolare al patrimonio arboreo e ai giardini storici, eliminando però tutto ciò che non rappresenta la storicità del luogo e che crea una barriera per le attività di controllo e manutenzione».
La polemica. Pasculli: «Grave eliminazione delle siepi di pitosforo»
Ma la soluzione non convince tutti, anzi. La professoressa Domenica Pasculli, docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Bari e vicepresidente dell’Associazione in difesa del verde e dei giardini storici di Bari (presieduta da Annamaria Lapaccia), commenta: «Siamo soddisfatti che si sia deciso di procedere tutelando il patrimonio storico della piazza, secondo il progetto preliminare di restauro scientifico consegnato dalla nostra associazione al Comune di Bari, protocollato nel dicembre 2013 e firmato da professor Macchia, architetto Giglio, professoressa Pasculli, dottor Picella e dottoressa Cotugno. Tuttavia, nel rendering dall’alto del giardino storico notiamo che ci sono delle eccezioni al restauro scientifico. La pavimentazione è stata colorata di grigio nella parte centrale, con linee bianche da eliminare. Così come da eliminare è anche la differenziazione di colore nelle ali sinistra e destra dei giardini: doppia colorazione che non è mai esistita nel giardino storico. Anche alcune aiuole sono state cambiate nella perimetrazione, come si potrà verificare dal confronto col disegno storico dell’attuale giardino. Ma ancora più grave è la evidente eliminazione totale delle siepi di pitosforo di delimitazione di ogni aiuola, secondo i canoni estetici di ogni giardino storico ottocentesco e del primo novecento della Puglia, e nel rispetto della “Carta dei giardini storici” -Firenze 1981, che nel caso di Bari sopravvivono per lo meno per un terzo del perimetro totale».
«Playbar? Eclatante per la sua negatività»
Ma a far discutere è il nuovo playbar, che Pasculli definisce «Eclatante per la sua negatività, con la sua struttura invasiva e non certo corrispondente all’inserimento di attrezzature ludiche di piccole dimensioni proposto dall’assessore Galasso e accettate da noi nella prima riunione del percorso partecipato, a febbraio 2021. Non si capisce, inoltre, a danno di quali aiuole storiche verrà collocata l’ingombrante struttura a due piani. D’altra parte, le attrezzature ludiche erano state proposte alle spalle del monumento equestre, senza l’inserimento di alcuna struttura invasiva. Un intervento simile si potrebbe solo pensare nel contesto di un giardino diventato recentemente “contemporaneo” come piazza Cesare Battisti».
Dal Comune assicurano che la pianta della piazza non verrà toccata, ma Pasculli avverte: «Si è sempre detto che il giardino non deve essere toccato nel suo perimetro, compreso il marciapiede storico. Ferma rimanendo la viabilità di via Argiro, di cui è stata confermata la necessità logistica per lo scorrere del traffico, potrebbe essere allargato solo il tratto di marciapiede opposto al giardino, compreso fra via Petroni a via Nicolai, secondo i desideri di alcuni commercianti».
«Rispetto per la vegetazione storica»
Ultimo capitolo di un progetto che fa discutere è quello relativo alla vegetazione storica di piazza Umberto: «In merito alla riduzione del numero di oleandri che creerebbero troppa ombra all’impianto di illuminazione e alle videocamere, ci si augura che vengano consultati gli esperti del settore facenti parte della nostra associazione in difesa del verde e dei giardini storici di Bari, Alessandra De Nitto e Gianni Picella. Due professionisti che mesi fa hanno catalogato scientificamente tutte le specie vegetali e hanno già offerto pubblicamente la propria disponibilità gratuita a essere consultati», conclude Pasculli.