Domani il libro di Andrea Di Consoli nella Biblioteca Metropolitana De Gemmis per “Visioni e Realtà Doc. Gli Sguardi, le Storie”

Dopo il successo dei 6 appuntamenti cinematografici “Gli Sguardi”, nel Cinema Abc (l’ultimo è in programma questa sera alle 19 con il film di Ilaria Freccia “La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967/1977”) domani, nella Biblioteca Metropolitana “De Gemmis” (Strada Lamberti 3) comincia “Le Storie” con la presentazione del libro “Tutte queste voci che mi premono dentro” (Editoriale Scientifica, 2021) di Andrea Di Consoli che dialogherà con il giornalista Agostino Ficele (ore 18).
Ingresso libero e gratuito con green pass obbligatorio.

QUESTE LE TAPPE PREVISTE DAL PROGRAMMA:

LE STORIE – BIBLIOTECA METROPOLITANA “DE GEMMIS”
Mercoledì 24 novembre 2021 – ore 18:00
Andrea Di Consoli presenta Tutte queste voci che mi premono dentro (Editoriale Scientifica, 2021). L’autore dialogherà con Augusto Ficele, giornalista.
Che cosa spinge un «confuso scrittore non credente» a compiere un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo o a raccontare la storia del paese lucano più disabitato della Basilicata? Una inquieta curiosità intellettuale, certo, ma anche e soprattutto una partecipazione emotiva alle vite minuscole, dimenticate, lasciate ai margini della Storia. Di questo mondo derelitto, straccione, provinciale, ma pure sulfureo e imprevedibile, Andrea Di Consoli ha messo insieme diverse tessere, ricavandone un sorprendente mosaico di personaggi e luoghi, ma allo stesso tempo un racconto autobiografico che dà spazio – sempre sul filo dell’ironia – a nevrosi, ricordi, rimpianti, e a un senso di inadeguatezza da «scrittore-emigrante». Andrea Di Consoli è nato nel 1976 a Uster (Zurigo) da genitori lucani. Dal 1996 vive a Roma. Ha pubblicato libri narrativa, poesia e saggistica. Tra le opere recenti, “Diario dello smarrimento” (Inschibboleth 2019) e il libro-intervista + Dvd “Mater Matera” (Castelvecchi 2019). Autore di sceneggiature e documentari, collabora con la Rai e con l’Istituto Luce-Cinecittà.   

Martedì 30 novembre 2021 – ore 18:00
Dialogo tra Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, autori rispettivamente di La storia senza redenzione. Il racconto del Mezzogiorno lungo due secoli (Rubbettino, 2021) e di Il cuoco dell’imperatore (La nave di Teseo, 2021), condotto da Pasquale Martino, studioso di letteratura e storia.

La Storia senza redenzione. Il racconto del Mezzogiorno lungo due secoli. Il confronto tra Meridione e letteratura nel periodo dall’Unità d’Italia ai nostri giorni, soprattutto per quanto attiene alla nozione di Storia: un tema cui gli scrittori meridionali si sono dimostrati particolarmente sensibili, ma che hanno elaborato in maniera contraddittoria e problematica. Viene qui offerta una chiave interpretativa da cui emerge un dato finora trascurato: a eccezione di pochi nomi, gli intellettuali del Sud si sono fermati alla denuncia dei fatti, anziché costruire una cultura progettuale in grado di riscattare o redimere gli umili. Giuseppe Lupo è nato nel 1963 ad Atella (Pz) e vive a Milano dove insegna Letteratura Italiana Contemporanea nell’Università Cattolica. Tra i suoi ultimi romanzi ci sono “Gli anni del nostro incanto” (Marsilio 2017), “Breve storia del mio silenzio” (Marsilio 2019), e per la saggistica, “Civiltà Appennino”, con Raffaele Nigro (Donzelli 2020). Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il Viareggio – Rèpaci, il Selezione Campiello, il Vittorini, il Mondello. Dal 2015 dirige la rivista Appennino.

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