Monopoli: in corso la demolizione della palestra scolastica in via Procaccia

Sono partiti ieri, in via Procaccia a Monopoli, i lavori per la demolizione della palestra dell’ex scuola “Giovanni Modugno”. Il fabbricato, oggetto di ripetuti incendi e atti vandalici durante il lungo periodo di abbandono, versava in condizioni precarie che lo rendevano un potenziale pericolo per la pubblica incolumità. A minacciare la staticità della struttura era anche uno sgrottamento verificatosi ai piedi dei pilastri rivolti verso il mare, riconducibile al fenomeno dell’erosione costiera che ha già causato dei cedimenti sul lungomare Porta Vecchia. Tra l’altro, come spiegano il sindaco Angelo Annese e l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Palmisano, «dopo una serie di indagini e analisi sulla vulnerabilità sismica dell’edificio, era emerso che i costi per la messa in sicurezza sarebbero stati di gran lunga maggiori rispetto all’eventuale costo di ricostruzione».

L’area in cui sorgeva la palestra, compresa tra Cala Porta Vecchia e Cala Cozze, è stata recentemente interessata da una riqualificazione complessiva, che ha avuto inizio nel 2017 con l’abbattimento di due plessi scolastici in disuso: l’ex scuola primaria “Giovanni Modugno” e l’ex scuola dell’infanzia “Europa Libera”. Oggi la zona si presenta come un luogo di svago e di aggregazione a ridosso del mare, offrendo spazi attrezzati a verde, percorsi pedonali, strutture sportive all’aperto e un parcheggio.

La demolizione della palestra, unico edificio sopravvissuto nell’area, rientra in un progetto promosso dal Gal Sud Est Barese e finanziato con 850.000 euro dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, tramite il Po Feamp 2014-2020, per la realizzazione di un polo dedicato alla promozione dei prodotti del mare e della terra. Un intervento che sarà meglio definito con la partecipazione attiva della cittadinanza, così come la riqualificazione del waterfront di Porta Vecchia e del quartiere “ex Ina Casa”, per la quale il Comune di Monopoli ha intercettato un finanziamento da 3.508.000 euro grazie al Programma innovativo nazionale per la Qualità dell’abitare.

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