«E le tenebre non l’hanno vinta», il caffè spirituale di mons. Savino

CAFFÈ SPIRITUALE DOMENICA, 02 GENNAIO 2022
II DOMENICA DOPO NATALE
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«Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente, o Signore,
è scesa dai cieli, dal tuo trono regale. (Sap 18,14-15)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-5.9-14)
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

MEDITAZIONE
San Tommaso d’Aquino [(1225-1274)
teologo domenicano, dottore della Chiesa],
Esposizione su Giovanni, I, 178s

« Veniva nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni uomo »

«Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita… noi lo annunciamo anche a voi» (1 Gv 1,1-3)… Il Verbo fattosi carne si è fatto conoscere agli apostoli in due modi: l’hanno riconosciuto in primo luogo con la vista, come ricevendo dallo stesso Verbo la conoscenza del Verbo stesso, e in secondo luogo con l’udito, ricevendo questa volta dalla testimonianza di Giovanni Battista la conoscenza del Verbo.
A proposito del Verbo, Giovanni l’evangelista afferma: «Noi vedemmo la sua gloria»… Per san Giovanni Crisostomo, queste parole si riferiscono alla parola precedente nel vangelo di Giovanni: «Il Verbo si fece carne». L’evangelista vuole dire: l’incarnazione ci ha conferito non soltanto il beneficio di diventare figli di Dio, ma anche quello di vedere la sua gloria. Infatti, gli occhi deboli e malati non possono guardare la luce del sole: ma quando brilla attraverso una nuvola o un corpo opaco, allora lo possono. Prima dell’incarnazione del Verbo, gli spiriti umani erano incapaci di guardare la luce «che illumina ogni uomo». Perciò, perché non siano privi della gioia di vederlo, la luce stessa, il Verbo di Dio, ha voluto rivestire la carne perché potessimo vederla.
Allora, gli uomini «si voltarono verso il deserto: ed ecco la gloria del Signore apparve nella nube» (Es 16,10), cioè il Verbo di Dio nella carne… E sant’Agostino nota che, perché possiamo vedere Dio, il Verbo ha guarito gli occhi degli uomini facendo della sua carne un collirio salutare… Ecco perché, subito dopo aver detto: «Il Verbo si fece carne», l’evangelista aggiunge: «E noi vedemmo la sua gloria», come per dire che subito dopo aver applicato il collirio, i nostri occhi sono stati guariti… Questa gloria Mosè desiderava vederla e non ne ha visto che l’ombra e il simbolo. Gli apostoli invece, hanno visto il suo splendore.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, nostro Padre,
che nel Verbo venuto ad abitare in mezzo a noi
riveli al mondo la tua gloria,
illumina gli occhi del nostro cuore,
perché, credendo nel tuo Figlio unigenito,
gustiamo la gioia di essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cris…

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