Fuori il mare agitato, fredda la temperatura esterna, e dentro il tepore di una calda atmosfera, una vista suggestiva su una caletta giovinazzese dove ammirare d’estate spettacolari tramonti e d’ inverno godere delle coccole di cibo e vino.
Questo è Toruccio Terrazza Adriatica, un ristorante dalla lunga tradizione familiare, che ha saputo rinnovarsi nel tempo rimanendo attaccato ai valori.
Toruccio Terrazza Adriatica di Giovinazzo non è nuova alle contaminazioni proprio perché il suo chef, Corrado Amato, prima di approdare nuovamente nella sua terra, ha lavorato tanti anni al nord.
Ha avuto quindi modo di apprezzare altri prodotti della terra, imparare a contaminare le due cucine, unendo perfettamente terra e mare, in un percorso affascinante del gusto, reso ancora più coinvolgente con l’abbinamento dei vini.
Già una altra volta il ristorante Toruccio della famiglia Arcieri aveva proposto un abbinamento simile e, visto il successo ha voluto ripetere l’iniziativa in partner con una altra cantina.
Gli ospiti sono stati accolti calorosamente perché a Toruccio ti fanno sentire a casa coccolati e ricoperti di attenzioni. Rilassante l’atmosfera con una luce calda e una musica che invogliava alla conversazione e alla convivialità.
Prima della cena degustazione ci siamo recati in cucina per conoscere in anteprima il menù, intervistare lo chef Corrado Amato e la sua brigata e vedere tutte le fasi dell’ impiattamento-
Corrado Amato, chef molfettese formatosi presso l’Istituto Alberghiero di Molfetta, vanta ormai una lunga carriera e diversi importanti riconoscimenti. La sua cucina si lega al territorio, alla selezione meticolosa delle materie prime. Tradizione ed innovazione si sposano perfettamente nei suoi piatti.
La speciale degustazione ha coniugato buon mangiare e buon bere.
Ecco il menù proposto:
𝘼𝙣𝙩𝙞𝙥𝙖𝙨𝙩𝙤:
𝙎𝙚𝙥𝙥𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚… 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙣𝙚𝙡 𝙜𝙪𝙨𝙩𝙤
𝙋𝙧𝙞𝙢𝙤:
𝙍𝙞𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤 𝘾𝙖𝙧𝙣𝙖𝙧𝙤𝙡𝙞 𝙢𝙖𝙣𝙩𝙚𝙘𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙡𝙖𝙩𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙢𝙖𝙣𝙙𝙤𝙧𝙡𝙚 𝙩𝙤𝙨𝙩𝙖𝙩𝙚, 𝙘𝙧𝙪𝙙𝙤 𝙙𝙞 𝙨𝙘𝙖𝙢𝙥𝙞, 𝙖𝙧𝙖𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙚 𝙥𝙤𝙡𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙛𝙛𝙚̀
𝙎𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤:
𝘼𝙜𝙣𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙞𝙣 𝙢𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙛𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙜𝙧𝙖𝙨𝙨𝙤, 𝙖𝙘𝙘𝙞𝙪𝙜𝙝𝙚, 𝙢𝙚𝙡𝙖𝙣𝙯𝙖𝙣𝙚 𝙖𝙛𝙛𝙪𝙢𝙞𝙘𝙖𝙩𝙚 𝙚 𝙖𝙡𝙜𝙝𝙚
𝘿𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙩:
𝙏𝙤𝙧𝙩𝙞𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙤𝙘𝙘𝙤𝙡𝙖𝙩𝙤 𝙛𝙤𝙣𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙖𝙡𝙡’𝙤𝙡𝙞𝙤 𝙀𝙑𝙊, 𝙢𝙤𝙪𝙨𝙨𝙚 𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙨𝙘𝙖𝙧𝙥𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙖 𝙘𝙖𝙣𝙙𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡’𝙖𝙣𝙞𝙘𝙚
Ad ogni portata del Menù e’ stato abbinato uno dei prestigiosi vini della cantina St. Michael Eppan:
Schulthauser
Montiggl (Riesling)
Lagrein
Passito di Gewürztraminer
La brand abbassador della cantina Giuseppina Seccareccia ha illustrato in sala la storia della stessa, i tipi di vini, il clima che caratterizza, dove crescono i vitigni.
E’ toccato poi a Giancarlo Arcieri, sommelier del ristorante, parlare dell’ abbinamento cibo – vino e da che cosa erano stati determinati gli abbinamenti per quanto concerne il gusto.
Lo chef Corrado Amato in sala ha poi raccontato del suo legame con l’Altoadige ribadendo lo studio che c’è dietro ogni piatto anche per quanto riguarda lo spreco, essendo lui uno degli chef in tutta Italia che si occupano proprio di evitare che il cibo venga sprecato. Una bella ed etica mission.
In cucina abbiamo ammirato la concentrazione e la cura meticolosa che caratterizzano la fase conclusiva di una ricetta, in cui ogni piccolo gesto determina la riuscita.
Ogni piatto è stato un tripudio di profumi che ha rievocato ricordi ed emozioni legate al territorio. Veramente innovative, accattivanti alla vista e sorprendenti per il gusto tutte le proposte servite con classe ed eleganza a tavola dal personale di sala.
Visto l’alto indice di gradimento e i complimenti finali a tutto lo staff, siamo sicuri che i piatti veranno inseriti nel nuovo menù estivo.
Una cena – degustazione quindi che ha soddisfatto tutti i sensi ha decretato perfetta la riuscita della serata
Paola Copertino