«È errato considerare Ratzinger un papa di transizione. Da pontefice, Benedetto ha operato una grande apertura del papato stesso alla consapevolezza di una coscienza, mai sopita e mai sottomessa alle ragioni del ruolo». È uno stralcio dell’omelia che l’arcivescovo di Bari – Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, ha pronunciato nella messa di suffragio per il papa emerito celebrata nella cattedrale del capoluogo pugliese.
«Quello di Benedetto XVI – ha sottolineato – è stato un ministero sostenuto e irradiato da un grande amore per il Signore». Per Satriano «la profondità del suo spirito di teologo e di pastore è attestata dalla ricchezza del suo magistero, maturato nella preghiera e nella quotidiana ricerca di Dio. È in questo camminare accanto al suo Signore che Joseph Ratzinger, prima come sacerdote, poi da vescovo e infine da Pontefice, ha amato la Chiesa sino a giungere all’estremo gesto di uscire di scena, in punta di piedi».
«Nell’umiltà vissuta e testimoniata, frutto della sua intimità con il Signore, egli ha offerto il punto di sintesi e di saldatura tra fede e ragione, aprendo alla consapevolezza del limite, vero e proprio criterio ermeneutico con cui affrontare ogni ricerca, ogni dialogo, ogni confronto», ha ricordato l’arcivescovo. Da papa Benedetto «impariamo a divenire cercatori del Signore che chiama, per giungere, al termine dei giorni, in una piena comunione di cuore e di volontà, esclamando: Signore, ti amo», ha concluso.