Giornalismo, Castellaneta (Uniba): “l’Ue tuteli salari e lavoro”

Condizioni di lavoro e di retribuzione dei giornalisti sono oggetto di attenzione dell’Unione Europea, che si è espressa a tutela e sostegno dei cronisti con atti di “soft law”, senza dunque legiferare direttamente ma con azioni di indirizzo: lo ha sottolineato Marina Castellaneta, professoressa di Diritto internazionale. L’occasione è stato un corso di formazione per giovani reporter al via oggi nella redazione dell’agenzia Dire. Stando a quanto si apprende, Castellaneta, che insegna all’Università di Bari e cura un blog sull’Ue, ha parlato delle condizioni di lavoro dei giornalisti in risposta alle domande di alcuni dei partecipanti.

«Precariato e livelli bassi di retribuzione sono stati denunciati durante una visita in Italia nel 2014 dal relatore speciale dell’Onu per la libertà di espressione e da allora la situazione non è migliorata» ha detto la professoressa. «L’Ue è intervenuta con una serie di atti non vincolanti, fornendo indirizzi sui quali dovrebbero essere fondate le norme nazionali, anche in materia di salario minimo». Castellaneta ha concluso: «Su questi temi l’Europa può adottare solo atti di ‘soft law’ ma del ruolo, delle difficoltà e delle responsabilità dei giornalisti si parlerà ancora presto, con lo European Press Freedom Act in via di approvazione».

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