Castellana Grotte (Ba): al via il progetto per la fattoria aquaponica

 Una fattoria acquaponica sorgerà a Castellana Grotte (Bari), dove verranno coltivate lattughe e allevate tilapie a impatto zero sull’ambiente: un’area pilota e un caso di studio su cui sono a lavoro 20 organizzazioni tra cui università, centri di ricerca, aziende, istituzioni governative e organizzazioni non profit di otto paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Regno Unito, Belgio, Grecia e Cile) riunite nel progetto ‘Aware’, finanziato dal programma di azioni di ricerca e innovazione Horizon Europe per 5,1 milioni di euro (compreso un cofinanziamento dal Regno Unito ricerca e innovazione).

Tra le università coinvolte c’è anche l’Università del Salento, con un gruppo multidisciplinare coordinato da Gian Pietro Di Sansebastiano. L’acquaponica è l’unione dell’acquacoltura (allevamento di pesci) con l’idroponica (allevamento di piante fuori suolo) ed è un sistema sostenibile poiché, da progetto, ricircola e riutilizza i propri prodotti di scarto.

«Il trattamento dei reflui in Europa è strettamente regolato e porta a ottenere la cosiddetta acqua reclamata. La qualità di quest’acqua è molto buona, ma è anche possibile applicare dei passaggi addizionali per portarla a essere indistinguibile dall’acqua potabile», spiega Di Sansebastiano che nel progetto si occupa anche degli aspetti scientifici legati alle piante da coltivare.

«Il progetto – aggiunge – valuterà le problematiche che potrebbero insorgere, dal processo alla percezione dei consumatori». L’impianto acquaponico dovrà allevare pesce e coltivare verdure che soddisfino i più severi requisiti di sicurezza e qualità e dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. L’impianto di depurazione delle acque reflue a Castellana Grotte è in fase di preparazione, e la fattoria dovrebbe aprire le sue porte al pubblico nel 2026.

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