Viaggio tra i miti con Ovidio

Il teatro comunale “Tommaso Traetta” di Bitonto ospita in questi giorni lo spettacolo “Metamorfosi. Altre storie oltre il mito”, tratto dall’opera del celebre poeta romano Publio Ovidio Nasone (traduzione dei testi a cura di Nicola Pice), con l’attore Enrico Lo Verso e la regia di Alessandra Pizzi.
Il liceo “E. Amaldi” di Bitetto non si è lasciato sfuggire l’occasione di trascorrere una mattinata in compagnia di Ovidio, in un teatro piccolo in quanto a dimensioni, ma ricco di stucchi e dorature.

I racconti dei miti sono affidati a Enrico Lo Verso nelle vesti di un moderno Ovidio e a due musicisti e una ballerina che, ha rivelato la regista, possono cambiare nelle rappresentazioni perché “lo spettacolo del cambiamento è di per sé uno spettacolo che cambia”.

I cinque miti di Apollo e Dafne, Dedalo ed Icaro, Eco e Narciso, Atena e Aracne, Proserpina e Plutone, rappresentati attraverso parole, musica e danza, raccontano aspetti dell’uomo, della Natura e della società del passato che sono, in realtà, quanto mai attuali.

Il sipario si apre sulle note di un pianista e di un clarinettista che accompagnano l’entrata della ballerina: con passi leggiadri ella ci mostra lo specchio di un Narciso egocentrico o le ali perdute per sempre da Icaro. Entra in scena Ovidio, avvolto da una tunica bianca, avanza verso il pubblico per iniziare il racconto. Sulla destra un baule, che raccoglie, come in uno scrigno, tutti gli oggetti legati ai miti, avvolti da una misteriosa sacralità.

La caratteristica peculiare di questo spettacolo è l’utilizzo di diversi linguaggi artistici: narrazione, danza e musica, in perfetta sinergia, che hanno emozionato e trasportato in un’altra dimensione i giovani spettatori. Un alternarsi di “voci” davvero efficace: da quella sommessa o altisonante dell’attore, alle note dolci o decise del pianista, ai passi leggiadri e di danza acrobatica della ballerina che sottolineano i principali passaggi e trasformazioni. Tutte le storie, inoltre, sono state arricchite da un gioco di luci e di ombre che hanno catturato l’attenzione degli studenti.

È stato emozionante riscoprire quanto i miti classici nascondano messaggi moderni e attuali, come Narciso, simile a molti giovani che, inseguendo l’ideale della perfezione, pubblicano tramite i social network foto con l’utilizzo di filtri che alterano e di conseguenza falsificano la realtà, pur di alimentare il culto di se stessi ed esaltare la propria figura.

Sono stati molto apprezzati, inoltre, gli interventi della regista e dell’attore, sia prima che al termine della rappresentazione, volti a inquadrare l’opera letteraria e la trasposizione teatrale e a rispondere alle domande e alle curiosità degli studenti. Sollecitata proprio da una domanda, la compagnia ha dichiarato di essere stata particolarmente coinvolta nella rappresentazione scenica del mito di Atena e Aracne, esempio di arroganza punita con una metamorfosi umiliante di Aracne da parte della dea Atena. Gli studenti concordano: difficilmente potranno dimenticare i nastri rossi con cui la ballerina ha volteggiato sul palco fino ad assumere le sembianze di un ragno.

Storie di dei e di uomini, storie di noi. È la magia del teatro, luogo sacro per eccellenza, che racconta, emoziona, fa riflettere, riscrive e restituisce vita ad un passato solo apparentemente lontano.

 Alessandro Brindisi (classe 2ASA) e Pierluigi Sapone (classe 4 ASA) del Liceo “E. Amaldi” di Bitetto

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