RESTIAMO UMANI

Lo scorso 11 Marzo a Steccato di Cutro c’è stata una manifestazione nazionale indetta dalla “rete Asilo”, a cui hanno preso parte più di 5000 persone provenienti da varie regioni d’Italia, che si è conclusa proprio davanti la spiaggia, dove è stata lasciata una corona di fiori dedicata a tutte le vittime di quella che è ormai tristemente nota come la strage di Cutro.

Tutto è iniziato quel fatidico 22 Febbraio: un’imbarcazione è partita dalla Turchia con 1800 persone a bordo, e sin dal primo momento ha avuto dei problemi, nonostante sia stata sostituita da un’altra imbarcazione che dalle testimonianze era in condizioni ancora peggiori rispetto a quella precedente. Il 25 febbraio, dopo tre giorni di navigazione avvenuta in condizioni di mare disastrose, gli scafisti hanno provato a sbarcare con il buio ma vengono avvistati dalla guardia frontiera, a 40 miglia dall’Italia. Dopo in intervento in mare della guardia di finanza, visto anche il peggioramento delle condizioni del mare interviene la Guardia Costiera. Le Autorità locali, dopo aver ricevuto varie chiamate di Soccorso, si attivano immediatamente per provare a portare in salvo i migranti. Ma gli scafisti, per non essere individuati, decidono di cambiare direzione con folli manovre rompendo così la parte inferiore dello scafo. L’imbarcazione inizia ad affondare, vicino alle coste di Cutro, lentamente finché un’onda non capovolge completamente la barca facendo cadere tutti i migranti in mare. 

Sono 33 i corpi che sono stati recuperati in mare e 79 i morti accertati.

 Numerosi anche i Sindaci e amministratori della Calabria e di molti altri comuni italiani, Presenti alla manifestazione, sì è svolto un minuto di silenzio per tutte le vittime, con delle preghiere pronunciate anche dalla comunità Araba. Al corteo, anche molte associazioni, sindacati, partiti e movimenti vari da tutta Italia. La popolazione è scesa a manifestare proprio per dimostrare empatia, e “Invertire la rotta” di questi avvenimenti.

Più di 30 vittime accertate, sono minorenni e addirittura bambini molto piccoli. Chi ha commesso degli errori? C’è stato un intervento tempestivo delle autorità? Ancora così tanti morti in Mare, è indispensabile pretendere una soluzione. 

Sono svariate le riflessioni da porsi su questa questione. In questi giorni, stiamo continuamente assistendo a manifestazioni di cordoglio e vicinanza alla piccola cittadina colpita da questo disastro.

Le cariche dello Stato, stanno provando a dare delle risposte che attualmente, destano ancora tanti dubbi nella popolazione che non vuole dimenticare per nessun motivo e richiede sia soluzioni immediate che a lungo termine.

Restiamo vicini all’intera città di Cutro e a tutti i parenti delle vittime, ben sapendo che il mondo intero non potrà eludere la problematica dello spostamento dei popoli nel mondo, per qualsiasi ragione avvenga. L’Indifferenza è più mortale del mare.

         Gallozzi Samuele III ITIA/A MEDITT Panetti-Pitagora (BA)

L’immagine scelta è di Javcho Savov dal titolo “Guernica 2015” 

         

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