Bari: con i pensionamenti, migliaia di residenti restano senza “medico di base”

C’è carenza di medici di famiglia, nel capoluogo. La situazione si aggrava di anno in anno, con l’andare in pensione dei cosiddetti “medici di famiglia”, ossia i medici di base, primo avamposto -nell’organizzazione delle cure sanitarie- del nostro Paese.

E la conseguenza è un aumento dei cosiddetti codici bianchi, ossia dei cittadini che si rivolgono al Pronto Soccorso perché impossibilitati -per le precarie condizioni economiche- a rivolgersi ai medici privati o a recarsi in farmacia per acquistare i cosiddetti “farmaci da banco” che, in passato, sovente venivano dati dal medico di famiglia (erano i “campioni gratuiti” lasciati loro dalle case farmaceutiche).

E la situazione è destinata ad aggravarsi dal momento che le risorse messe a disposizione dal PNRR sono state utilizzate per completare le procedure per la realizzazione delle case di Comunità, riconvertendo immobili e dotandoli delle necessarie tecnologie….ma poi, ci vuole anche il personale, che quelle strutture e quelle tecnologie, faccia funzionare.

Tenendo sempre a mente che i camici bianchi, intesi come medici, non sono sempre surrogabili, per mansioni, studi e professionalità, da un aumento del personale infermieristico.

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