«Morire a 29 anni è inaccettabile qualsivoglia siano i motivi che hanno armato la mano di chi ha commesso il crimine. Episodi come quello di ieri pomeriggio creano sconcerto, ma sono convinto che gli inquirenti sapranno fornire la giusta connotazione a questo episodio di violenza senza pari». Lo scrive in un post pubblicato su Facebook, il sindaco di Capurso (Bari) Michele Laricchia all’indomani dell’omicidio di Vito Caputo, l’uomo di 29 anni originario di Mola di Bari ucciso a coltellate nel pomeriggio di ieri in via Casamassima a Capurso.
La procura di Bari indaga per omicidio volontario e sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia che dovrà chiarire quale dei fendenti gli è stato fatale. Secondo quanto emerso finora, l’accoltellamento sarebbe successivo a un inseguimento – partito da Mola – e a una lite. Quattro le persone che sarebbero state coinvolte nel violento litigo, compreso il 29enne ferito al petto più volte. I soccorsi prestati dal personale del 118 sono stati inutili. Nella rissa un’altra persona è rimasta ferita ed è ricoverata nel reparto di chirurgia plastica del Policlinico di Bari. Al vaglio degli inquirenti, ci sono le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona.
«Invito tutti quelli che possono dare una mano alle indagini a farsi avanti e raccontare qualunque cosa abbiano visto», è l’appello del primo cittadino di Capurso che invita a «interrogarci e chiederci se nel quotidiano mettiamo in atto tutto ciò di cui siamo capaci per incidere sul disagio sociale alla base di ogni episodio criminoso. E se fino a oggi abbiamo girato la testa adesso è il momento di darci da fare perché episodi come questo non si ripetano mai più».