CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 20 MARZO 2023
SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIA – SOLENNITÀ
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«Ecco il servo fedele e prudente, che il Signore ha messo a capo della sua famiglia». (Cf. Lc 12,42)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 1, 16.18-21.24a
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo [II (1920-2005) papa], Redemptoris custos, 25-26 (© Libreria Editrice Vaticana)
Il primato della vita interiore, in san Giuseppe
Anche sul lavoro di carpentiere nella casa di Nazareth si stende lo stesso clima di silenzio, che accompagna tutto quanto si riferisce alla figura di Giuseppe. E’ un silenzio però che svela in modo speciale il profilo interiore di questa figura. I Vangeli parlano esclusivamente di ciò che Giuseppe «fece»; tuttavia, consentono di scoprire nelle sue «azioni», avvolte dal silenzio, un clima di profonda contemplazione. Giuseppe era in quotidiano contatto col mistero «nascosto da secoli» (Col 1,26), che «prese dimora» (Gv 1,14) sotto il tetto di casa sua. Questo spiega, ad esempio, perché santa Teresa di Gesù, la grande riformatrice del Carmelo contemplativo, si fece promotrice del rinnovamento del culto di san Giuseppe nella cristianità occidentale.
Il sacrificio totale che Giuseppe fece di tutta la sua esistenza alle esigenze della venuta del Messia nella propria casa, trova la ragione adeguata nella «sua insondabile vita interiore, dalla quale vengono a lui ordini e conforti singolarissimi, e derivano a lui la logica e la forza, propria delle anime semplici e limpide, delle grandi decisioni, come quella di mettere subito a disposizione dei disegni divini la sua libertà, la sua legittima vocazione umana, la sua felicità coniugale, accettando della famiglia la condizione, la responsabilità ed il peso, e rinunciando per un incomparabile virgineo amore al naturale amore coniugale che la costituisce e la alimenta» (Papa Paolo VI).
Questa sottomissione a Dio, che è prontezza di volontà nel dedicarsi alle cose che riguardano il suo servizio, non è altro che l’esercizio della devozione, la quale costituisce una delle espressioni della virtù della religione (cfr. San Tommaso d’Aquino).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Beato chi abita nella tua casa, Signore: senza fine canta le tue lodi». (Sal 83 (84),5)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino e nostra speranza, sia benedetta questa giornata e buona festa di San Giuseppe.+ don Francesco