Una proposta giudicata poco seria quella partita da una oscura «srl» romana con 10mila euro di capitale, oggettivamente pochi per risanare i condi della Sud Commercio, la società che avrebbe dovuto realizzare l’ampliamento del centro commerciale Auchan di Bari. Per questo la Corte d’Appello del Tribunale di Bari ha respinto la richiesta, aprendo le porte alla procedura di fallimento.
La società, lo ricordiamo, fu fondata circa 20 anni fa dalla famiglia che la gestiva per poi passare ad un commercialista napoletano, soggetta nel frattempo era stata conferita in un fondo immobiliare, accumulando un passivo da oltre 90 milioni di euro. Una delle cause che ha spinto la Procura di Bari ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta.
«I commissari giudiziali – è scritto in sentenza – prontamente accertavano che la società proponente disponeva di un capitale deliberato e sottoscritto di 10.000 euro (versato per 2.500 euro), che era costituita da appena un anno (dunque senza alcun bilancio depositato) ed era partecipata da due società inattive, a loro volta munite di capitale sociale di 10.000 euro».