Aveva strattonato la compagna dopo averla sorpresa sul divano di casa insieme a un altro uomo, procurandole un livido sul braccio. Tuttavia, secondo la gup del Tribunale di Lecce, l’episodio non può essere paragonato ad una vera e propria aggressione in quanto ritenuto, piuttosto, frutto di «una reazione poco garbata» e ad «una reazione probabilmente sopra le righe, ma che si spiega nel contesto di degrado in cui i fatti sono maturati».
Stando a quanto si apprende, protagonista della vicenda è un 28enne finito sotto processo – con rito abbreviato – con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate: il giovane uomo era stato così denunciato ai carabinieri lo scorso gennaio dalla madre di suo figlio a seguito del discutibile episodio.
Nonostante ciò, il Giudice dell’Udienza Preliminare ha giudicato l’episodio «ben lungi dall’integrare una forma di aggressione fisica», si legge nelle motivazioni della sentenza. Inoltre, i giudici evidenziano anche altri aspetti che «inducono a dubitare fortemente della persona offesa» osservando numerose «discrepanze» riscontrate nella ricostruzione della persona offesa. Per il Tribunale di Lecce, dunque, «il fatto non sussiste». Un fatto che, però, continuerà certamente a far discutere.