Bari gemellata con Beit Jala (Palestina) nel nome di san Nicola

Questa mattina i sindaci di Bari, Antonio Decaro, e di Beit Jala, Issa AlQuassis, hanno sottoscritto il gemellaggio tra il capoluogo pugliese e la città palestinese.

Un’iniziativa nata nel nome di San Nicola: il vescovo di Myra, infatti, è patrono e protettore anche di Beit Jala, dove ogni 19 dicembre si ritrovano fedeli di tutte le chiese cristiane – ortodossi, cattolici e protestanti. Con il gemellaggio, le due città si impegnano a sviluppare progetti di scambio e di collaborazione nel campo della cultura, dell’ambiente e del civismo, attraverso attività di ricerca congiunta, la costituzione di reti solidaristiche e la mobilitazione di studenti, rappresentanti istituzionali e operatori del terzo settore.

«Siamo felici di accogliere il sindaco Issa AlQuassis qui a Bari, nel segno dell’amicizia, della cooperazione e del comune culto di San Nicola – ha detto Antonio Decaro -. Aver deciso di sottoscrivere il patto di gemellaggio nei giorni della traslazione di San Nicola, nel suo 936mo anniversario, ha un valore simbolico e fortemente evocativo. Perché il messaggio del vescovo di Myra, che per qualche anno ha svolto il suo magistero pastorale a Beit Jala, a pochi passi da Betlemme, è carico di significato per noi sindaci».

«Beit Jala è una bellissima città montana», ha proseguito il sindaco AlQuassis. «Qui visse San Nicola, che è stato e continua a essere il patrono e protettore di questa città. Con la firma di questo accordo, aspiriamo ad aumentare la cooperazione reciproca, sviluppare ulteriormente le relazioni e promuovere il turismo religioso tra i due Paesi».

Il gemellaggio sottoscritto questa mattina a Palazzo Città ha una durata di 5 anni. La cerimonia si è conclusa con il tradizionale scambio dei doni.

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