CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 10 MAGGIO 2023
MERCOLEDÌ DELLA V SETTIMANA DI PASQUA
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«Della tua lode è piena la mia bocca: tutto il giorno canto il tuo splendore; cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra. Alleluia». (Sal 70,8.23)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,1-8).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Beato Columba Marmion [(1858-1923) abate], Lo spirito d’abbandono
“Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5)
La nostra santità è di ordine essenzialmente soprannaturale. Tutti gli sforzi uniti della natura non possono produrre un atto soprannaturale, un atto che sia in qualche modo proporzionato al nostro fine, che è la visione beatificante dell’adorabile Trinità. (…) Ma Dio, compie tutte le sue opere con infinita sapienza, ci ha dato nella grazia il mezzo per realizzare in noi i suoi disegni divini.
Senza la grazia – grazia che viene da Dio – siamo incapaci di fare alcunché per arrivare al fine soprannaturale; S. Paolo ci dice che senza di lei non possiamo avere un buon pensiero che ci sia contato come degno dell’eterna beatitudine (cfr 2Co, 3,5). E’ l’eco della parola di Cristo: “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5), non potete raggiungere il fine supremo; non potete diventare sdanti. Gesù Cristo stesso ha commentato questa verità: ci ha detto che lui è la vigna e noi i tralci; per produrre frutti, bisogna che gli restiamo uniti con la grazia affinché, prendendo da lui la linfa soprannaturale, possiamo riportare al Padre frutti graditi.
Da ciò vedete la necessità che l’anima non si allontani da Dio, fonte della grazia senza la quale non possiamo nulla. Piuttosto, noi dobbiamo donarci senza riserve a lui, poiché “con questa grazia possiamo tutto” (…). Non c’è opera retta, pur banale o ordinaria sia, che, fatta sotto l’ispirazione della grazia, non possa contribuire a farci pervenire a questa esaltazione suprema che è la visione beatifica; poiché “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno” (Rm 8,28).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ami l’innocenza e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi a te i cuori dei tuoi fedeli, perché, liberati dalle tenebre, non si allontanino mai dalla luce della vera fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
****** «Rimanete in me e io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto». (Gv 15,4a.5b)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino e Signore della vita, morto e risorto per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata. + don Francesco