«Bene fanno gli studenti a protestare e noi dovremmo essere in quelle tende con loro. Gli affitti sono ormai davvero insostenibili e non solo per gli studenti fuori sede ma anche per le famiglie a basso reddito, per le giovani coppie, per gli anziani soli, per le famiglie con un solo genitore o un solo reddito». Lo sostiene la presidente del Consiglio regionale pugliese e vicepresidente del Pd, Loredana Capone.
«Tutto questo – sottolinea – mentre tutte le indagini diffuse dicono che gli italiani percepiscono i salari più bassi d’Europa nonostante affrontino orari più lunghi. È chiaro che un sistema così non può reggere. D’altra parte se una persona guadagna in media 1.600 euro al mese (questo è lo stipendio medio di un lavoratore in Italia), e di affitto deve pagarne in media 500, che a Roma diventano 1.400 e a Milano 1.300 (dati Uil 2022), cui si aggiungono i costi delle bollette anch’essi lievitati alle stelle, come fa a vivere?».
«Abbiamo una grande occasione per invertire la rotta: si chiama Pnrr. E quindi – rileva Capone – adesso è tutto nelle mani del governo nazionale, e purtroppo le premesse non sono delle migliori. Insomma, tra il pasticcio sugli asili nido, i fondi di sviluppo e coesione che non si capisce che fine abbiano fatto se da 80miliardi della relazione Carfagna siamo passati prima a 44 e ora addirittura a 27, la riforma sull’Autonomia differenziata, e l’eliminazione del reddito di cittadinanza e del fondo nazionale affitti che serviva per tutelare migliaia di famiglie a rischio sfratto, non si può certo biasimare chi si dice pronto a cacciare le unghie per difendere il proprio territorio”. Per Capone occorre “aiutare” i cittadini “con i fatti, non con 16 euro in più in busta paga che non servono nemmeno per garantire la colazione ai tuoi figli. Né si può pensare di tassare tutti, ricchi e poveri, allo stesso modo, che poi a pagarne le conseguenze sono i servizi pubblici e, quindi, sempre i cittadini più fragili».