«Rimanete nel mio amore», il caffè spirituale di mons. Savino

CAFFÈ SPIRITUALE                     

  GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023

 GIOVEDÌ DELLA V SETTIMANA DI PASQUA

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«Cantiamo al Signore perché ha mirabilmente trionfato. Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza». Alleluia. (Cf. Es 15,1-2)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO

Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.

✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-11).

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Parola del Signore.

MEDITAZIONE 

San Cirillo di Gerusalemme [(313-350) vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa],
Catechesi battesimale n°7,4-7 

“Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo” (2Co 1,3)

Appena si pronuncia il nome del Padre, si pensa anche al Figlio; come egualmente nominando il Figlio si pensa subito al Padre. Se c’è un Padre, bisogna intendere assolutamente Padre di un Figlio; e se c’è un Figlio, intendere assolutamente Figlio di un Padre. (…) Certamente, in senso più lato, Dio è Padre di una moltitudine di esseri, ma per natura e in realtà è il Padre del solo Figlio unigenito, il nostro Signor Gesù Cristo; lo è senza aver avuto bisogno di tempo, ma perché è da sempre il Padre dell’Unigenito. (…)

E’ un Padre perfetto che ha generato un Figlio perfetto, che ha dato tutto a colui che ha generato – poiché “tutto, dice Gesù, mi è stato dato dal Padre mio” (Mt 11,27), che è onorato dall’Unigenito “onoro il Padre mio” (Gv 8,49) dice il Figlio, e ancora: “come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore” (Gv 15,10) – perciò diciamo anche noi con l’Apostolo: “Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione” (2 Co 1,3) e “pieghiamo le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome” (Ef 3,14-15), glorificandolo col Figlio Unigenito. (…)

Se infatti ci è permesso di dire, soprattutto nelle preghiere: “Padre nostro che sei nei cieli” (Mt 6,9), è per puro dono della misericordia. Poiché non è per esser nati secondo natura, del Padre dei cieli, che lo chiamiamo “Padre”, ma trasformati, dalla schiavitù all’adozione, dalla grazia del Padre, per l’azione del Figlio e dello Spirito Santo, siamo ammessi ad usare tale nome per la sua infinita misericordia.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE 

O Dio, che per tua grazia
da peccatori ci fai giusti e da infelici ci rendi beati,
compi in noi le tue opere e sostienici con i tuoi doni,
perché a noi, giustificati per la fede,
non manchi la forza della perseveranza. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Cristo è morto per tutti,  perché quelli che vivono non vivano più per se stessi,
ma per colui che è morto e risorto per loro». Alleluia. (2Cor 5,15)

In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, luce del nostro cammino e Signore della vita, morto e risorto per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata. + don Francesco

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