Prorogata fino al 23/7 la mostra al Castello svevo di Bari

E’ stata prorogata fino al 23 luglio, forte del successo dei visitatori, la mostra ‘Antichi popoli di Puglia.

“L’archeologia racconta“, curata da Massimo Osanna e Luca Mercuri, allestita nel Castello normanno-svevo di Bari. L’esposizione di alto profilo scientifico e divulgativo – è detto in una nota – avrebbe dovuto concludersi domenica prossima, 14 maggio.

Il corpus di oltre 600 reperti di cui si compone l’allestimento, prodotto interamente dal Ministero della Cultura e, in particolare, dalla Direzione Generale Musei, che ne è ideatrice, e dalla Direzione Regionale Musei Puglia, ha permesso a oggetti solitamente non esposti di vedere la luce, fra videoinstallazioni e opere provenienti dai musei della Direzione Regionale Musei Puglia, ma anche della Direzione Regionale Musei Basilicata, dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto, da musei civici e regionali e dai depositi delle Soprintendenze.

«Sull’onda dell’apprezzamento ottenuto dall’iniziativa – commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, Luca Mercuri siamo felici di poter consentire a un pubblico ancora più ampio di vivere una esperienza che intreccia trama visiva ed emotiva. L’eco della mostra è cresciuta di giorno in giorno, trainato, da ultimo, dalla tre giorni di studio organizzata a metà aprile, quando oltre 60 relatori provenienti dall’accademia, dai musei e dalle soprintendenze hanno dato vita ad un ampio convegno incentrato sull’archeologia pugliese, declinata nei vari aspetti della ricerca, della valorizzazione e della tutela. Rinnovo pertanto il ringraziamento al prof. Osanna per questa grande opportunità offerta al Castello, nonché il personale del Monumento che ha messo a disposizione del pubblico le proprie competenze, accompagnando i visitatori alla scoperta dei tratti peculiari dell’esposizione».

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