Un attento e partecipato uditorio ha preso parte, nell’ uggioso pomeriggio di domenica 14 maggio, alla presentazione del libro di Mariantonia del Rosso “Escape”.
L’iniziativa, per gli amanti della lettura, ma anche per chi si è incuriosito, visto l’originale titolo, è stata proposta da ArteInScenA .
“Escape. Si può sfuggire al proprio destino”? è stuzzicante infatti già dal titolo, che presuppone delle tematiche coinvolgenti ed intricanti così come è.
Insieme alla giovane, ma talentuosa autrice lo hanno presentato in una interessante e coinvolgente tavola rotonda: Luisa Moscato che ha moderato gli interventi, il Dottor Giuseppe Cipolla – Neuropsichiatra Infantile e Criminologo Clinico e Paola Copertino – Giornalista.
Si è partiti proprio dalla trama che suggerisce tanti spunti interessanti
La vita si sa, è fatta di regole. E le regole creano il destino. Quindi agli occhi di noi tutti il destino sembrerebbe già scritto, un destino chiaro e limpido che forse sin dalla nascita ci diamo come prospettiva di vita.
Nicholas, un uomo forte, maturo e consapevole dei pericoli, dalla pelle color cioccolato che ha sempre seguito la linea del suo destino senza mai stravolgerla, è un esperto Profiler dell’FBI che dà la caccia ai Serial Killer per rendere il mondo un posto migliore.
Alexandra, bella, giovane e intraprendente, ha 3 cani, 3 lavori e 3 regole fondamentali nella vita, che ha sempre scelto di seguire per restare sulla retta via del suo destino.
Un destino che li farà incontrare ed entrerà in rivalità con l’amore.
Il destino è dunque già scritto. Oppure no?
Si può sfuggire al proprio destino?
Di questo e molto altro si discusso piacevolmente grazie anche alla lettura di alcune pagine del volume a cura di Emanuela Bianco, Giuseppe Catalano, Roberta Chieco, Paola Mastropasqua, Renato Taranto, allievi della Accademia della stessa Moscato. L’interpretazione degli interpreti ha stupito in senso positivo la stessa autrice, perché grazie a loro si calata perfettamente nelle parole da lei scritte, rivivendo la scena. Il libro si presta ad una sceneggiatura perché ricco di particolari; il lettore infatti riesce immaginare luoghi e situazioni.
Il dottor Cipolla con parole molto chiare ha illustrato alcune dinamiche della mente, ha parlato di destino e fattori sociali, delle influenze che la società può avere nel modificare un percorso che sembrerebbe già scritto.
Si è parlato poi di generi letterari, in quanto il romanzo non può essere catalogato in nessuno, delle passioni della giovane scrittrice, della ricerca e della documentazione dei luoghi che vengono raccontati nel libro.
Molto più matura della sua età l’autrice per come si esprime e per gli argomenti trattati.
Mariantonia del Rosso è nata nel 1994 a Molfetta, città pugliese bagnata dal mare, dove si è diplomata in economia e commercio nel settore turistico. Sin da subito ha intrapreso diversi viaggi studio in Italia e all’estero per migliorare le sue conoscenze linguistiche. Vive nella sua amata Puglia, dedicando il tempo libero a viaggi in moto alla ricerca di spazi verdi o spiagge cristalline dove mantenere sempre vivo il suo interesse per la scrittura. Nella sua terra coltiva inoltre l’amore per la letteratura, gli animali, la lettura di romanzi d’amore e thriller, appassionandosi successivamente alla psicologia e alla criminologia.
Un volume che lascia leggere con molto piacere, che non riesci a lasciare sul comodino perché ti chiedi cosa succede, con tanti momenti di suspance, poi romantici, poi si cambia registro e diventano erotici, ma con garbo che intriga. Non manca il thriller, le scene legate ai poliziesci e quelle che rimandano a conoscenze di criminologia. Insomma un bel mix, di pi generi come è la vita vera e vissita.
La mente, intriga e suscita domande, tante e pertinenti rivolte a fine presentazione al criminologo a cui il dott Cipolla ha risposto con chiarezza e competenza.
Una chiacchierata, grazie alla competenza e professionalità di Luisa Moscato, che ha rivelato tanti lati dell’ autrice e la sua indiscussa preparazione.
Un libro sicuramente da consigliare perché avvincente, coinvolgente, che non ha niente di scontato e che merita di essere presentato anche in altre situazioni e paesi limitrofi e, chissaà, non si possa trarre un avvincente film, avendone tutti i requisiti.
Paola Copertino