«È saltata l’audizione prevista oggi di AIP e ANCI sulla riformulazione degli assetti societari di AQP in vista della scadenza della concessione del 31 dicembre 2025, decisa con delibera d’indirizzo dalla Giunta regionale. Il motivo è abbastanza curioso e riguarda la mancata conoscenza da parte di ANCI delle stessa delibera, per cui ci pare di poter dire che i comuni rischiano di essere espropriati della funzione senza nemmeno saperlo. A questo punto la delibera sarà inviata all’ANCI dal Presidente della Commissione Paolo Campo, in vista della nuova audizione già fissata per il prossimo 30 maggio».
Lo dichiarano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i Consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale acqua Nicola Di Donna.
«La Giunta regionale ha deciso di trasformare AQP in una holding finanziaria, con relativa costituzione di una società operativa del servizio. Un’ipotesi a nostro giudizio peggiore di quella perseguita per i rifiuti».
«L’audizione di oggi sarebbe servita a capire se l’Autorità Idrica Pugliese e l’ANCI, in persona dei rispettivi Presidenti Toni Matarrelli e Fiorenza Pascazio, sono d’accordo su questo esproprio di competenze».
«È questo un argomento di grandissimo rilievo, considerato che sta per avvicinarsi la scadenza della concessione ad AQP. Noi siamo sempre dell’ipotesi di un riaffidamento del servizio ad AQP attraverso una legge statale, considerate le particolare condizioni geo-morfologiche della Puglia e relativa dipendenza da altre regioni per l’approvvigionamento; ma fuori da questa ipotesi, in grado di garantire al massimo la natura pubblica della risorsa, vediamo come alternativa plausibile solo la reale gestione del servizio da parte dei comuni, con un vero affidamento in house e non attraverso un sistema di scatole cinesi che mal si addice alle cose della pubblica amministrazione».