Attentato in Turchia, perquisita azienda di produzione ultraleggeri a Monopoli. Indagati gli amministratori

Un decreto di perquisizione è stato eseguito nell’azienda di Monopoli che produce aerei ultraleggeri nell’ambito di una inchiesta della Dda di Bari, che riguarda un attentato compiuto nel sud della Turchia dall’Hpg (il braccio armato del Pkk) utilizzando un aliante venduto a un siriano da una ditta di Ascoli Piceno.

Stando a quanto si apprende, la notizia è pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno secondo cui la perquisizione sarebbe stata fatta sabato scorso. Secondo quanto riferito dal quotidiano, il cittadino siriano avrebbe condotto trattative con l’azienda del barese la cui fornitura era però destinata al Kurdistan per finalità di addestramento. L’ipotesi è che gli aerei dell’azienda pugliese – velivoli ad alta tecnologia civile ma con possibilità di ‘dual use’ venduti per l’addestramento dell’esercito del Kurdistan a Sulaymaniyah – possano in qualche modo essere stati invece destinati al Pkk per finalità terroristiche.

Il fascicolo della Dda ipotizza le accuse di terrorismo internazionale e addestramento ad attività con finalità di terrorismo. Gli indagati sono sei: due curdi, un sirian, un imprenditore svizzero, gli amministratori delegati della società di Monopoli ed un manager, direttore delle vendite.

L’attentato di settembre 2021 a una caserma della polizia turca, che ha causato un morto e un ferito, è stato rivendicato dal Pkk e ricondotto all’Hpg (l’ala armata del partito curdo). A febbraio 2022 la polizia turca si è rivolta all’ambasciata italiana per chiedere di identificare il produttore italiano dell’aliante utilizzato nell’attentato.

L’azienda, interpellata dalla Gazzetta, si è dichiarata estranea: «nel provvedimento giudiziario è chiaramente menzionato che il mezzo utilizzato dall’attentato è un paramotore, non un aereo, prodotto da un’altra società nel 2021. È del tutto evidente pertanto come i velivoli dell’azienda Blackshape, i suoi amministratori e collaboratori, non siano assolutamente riconducibili a tale vicenda. L’azienda conferma la totale disponibilità, già offerta agli inquirenti in sede di accertamenti, a fornire ogni ulteriore collaborazione alle indagini».

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