Il liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Bari, nell’ambito del progetto lettura “Al Flacco con le autrici”, ha ospitato la professoressa Antonella Prenner, autrice del libro “Il canto di Messalina”, che ha dialogato con gli studenti delle classi seconde e terze moderati dalla professoressa Chiara Dell’Acqua.
Dopo i saluti della dirigente scolastica, professoressa Maria Rosaria Clelia Gioncada, l’incontro è iniziato con un’attraente presentazione dell’autrice, che ha fornito la professoressa Dell’Acqua e che ha destato la curiosità dei ragazzi e delle ragazze ponendo le basi per successivi interventi da parte degli stessi e delle stesse. La scrittrice insegna Letteratura latina all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ed è autrice, oltre che di numerosi e importanti studi sulla letteratura antica, di romanzi dedicati ad alcuni grandi della Roma antica quali “Tenebre” e “Caesar”.
Quindi è iniziato il dibattito scaturito dalle numerose domande dei ragazzi e delle ragazze che avevano letto e riflettuto sulla sua ultima creazione letteraria, “Il canto di Messalina”, un romanzo storico dedicato alla moglie dell’imperatore Claudio, una donna dell’antichità assai nota per le vicende biografiche tumultuose, ma non ancora, secondo l’autrice, in tutta la ricchezza della sua interiorità.
Dal dialogo è emersa la sicura competenza e dolce professionalità della Prenner e tutti l’hanno ascoltata diligentemente mostrando interesse, in quanto il romanzo è stato apprezzato da molti.
Andando ad analizzare il libro più in profondità possiamo dire che “Il canto di Messalina” è un romanzo storico ambientato nel primo secolo d.c. nell’antica Roma; la protagonista è proprio Messalina, la più bella e desiderata donna di Roma in età imperiale, che in tenera età venne data in sposa a Tiberio Claudio Druso, all’epoca cinquantenne.
L’autrice ha scelto di raccontare le vicende dalla prospettiva di Messalina, dando una luce diversa e arricchendo la storia di particolari biografici derivati dai suoi approfondimenti filologici dato che questo personaggio storico invece è stato spesso criticato dagli studiosi condizionati da poche fonti univoche.
Incontrare l’autrice ha permesso ai giovani lettori di comprendere meglio le tematiche trattate nel libro e apprezzare lo stile di scrittura che, oltre alle caratteristiche tipiche della narrazione storica, ha contribuito e far vivere la storia da un punto di vista più introspettivo coinvolgendo maggiormente il lettore e rendendo piacevole la lettura per un pubblico più giovane.
Per concludere possiamo dire che questo incontro ha dato agli studenti e alle studentesse la possibilità di leggere qualcosa di nuovo, vivere un’esperienza arricchente e soprattutto di confrontarsi direttamente con l’autrice trovando risposta a dubbi e curiosità che altrimenti sarebbero rimasti inespressi.
Carbone Alice, 2^D Cambridge, liceo classico “Quinto Orazio Flacco”, Bari