L’ultimo lavoro di Busetta per un incontro–dibattito su Meridione e futuro

Sono passati ben 175 anni dall’Unità d’Italia e 77 anni dalla Proclamazione della Repubblica Italiana, ma c’è un nodo al pettine della Storia che però regolarmente si ripresenta, né più né meno come la recidiva di un male non risolto o, magari, semplicemente divenuto cronico perché mai affrontato veramente o curato solo con analgesici o placebi: la questione meridionale. A dimostrarlo gli infiniti seminari e convegni con tanto di dibattiti anche accesi, gli articoli che si inseguono a cadenza periodica, la montagna senza fine di libri e saggi sull’argomento, Come appunto questo  “La rana e lo scorpione – Ripensare il Sud per non essere né emigranti né briganti” che oggi alle h. 17 (Sala del Consiglio della Città Metropolitana di Bari, Lungomare Nazario Sauro,29) arriva anche da noi a pochissimo dalla sua presentazione avvenuta nella  Sala Stampa della Camera dei Deputati. Fresco di stampa, ma sicuramente caldo nei contenuti, un volume già circondato da molta curiosità anche perché preceduto dal clamore suscitato soprattutto da quello precedente “Il lupo e l’agnello – dal mantra del Sud assistito alla operazione verità” del 2021 e sempre per Rubbettino editori. Due titoli alla Wertmuller di sicuro effetto e con un richiamo, da Esopo a Fedro, a due delle più famose favole morali di tutti i tempi, nessun equivoco su taglio e contenuto di questa terza opera sul meridionalismo che, in un momento in cui nel nuovo Governo si parla di autonomia differenziata, suona come «un appello alla mobilitazione civile e democratica per evitare che il Paese si spacchi… per evitare l’ipotesi Cecoslovacchia, o l’ipotesi Jugoslavia. O peggio l’ipotesi Catalogna». Il pensiero in sintesi del suo autore, Pietro Massimo Busetta, peraltro già più che noto non solo come accademico (e per gli importanti ruoli anche apicali rivestiti sia in Enti che in istituti di ricerca persino internazionali) ma pure per le sue appassionate interviste rilanciate da un po’ tutti i media. 

Grandissima attesa dunque, per questo appuntamento che non certo si presenta come una semplice presentazione di un libro, ma è dichiaratamente un incontro – dibattito che, a ridosso delle importanti scadenze elettorali che a breve riguarderanno Bari e la Puglia, non è ardito definire un vero e proprio forum di grande interesse non solo locale. E di sicuro alto livello, considerando che in veste di moderatore è stato oltretutto coinvolto un giornalista e scrittore come Lino Patruno, padrone della materia come pochi, vista la direzione per oltre 13 anni del maggior quotidiano pugliese-nazionale, ma soprattutto autore a sua volta di un altro imperdibile libro, l’anno scorso, “Imparate dal Sud – Lezione di sviluppo all’Italia” che, per altro percorso e con diversa impostazione, in qualche modo integra e fa pendant con il volume in presentazione.  Evento culturale su suggerimento della Città Metropolitana di Bari, Io Sud – per lo Sviluppo, Sistema Paese – Economia Reale &Società Civile e Stargate – Universal Service, a completare il quadro e dare un’idea di ciò di cui stiamo parlando, così la locandina: parleranno con l’autore, prof. Busetta, la sen. Adriana Poli Bortone (presidente nazionale di Io Sud) e il prof. Francesco Saverio Coppola (presidente Associazione “Guido D’Orso”). Parteciperanno inoltre al dibattitto: il prof. Gaetano Celano, il prof, Otto Dal Sasso, il prof. Luigi Antonio Fino, il dott. Mauro Mazza, l’on. Rocco Pignataro, l’on. Rosario Polizzi, il prof. Giovanni Tortorici, il dott. Vitantonio Uggenti e il dott. Antonio Vox. Inutile aggiungere altro.

Enrico Tedeschi 

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