«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!». Il caffè spirituale di mons. Savino

CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ, 06 LUGLIO 2021
MARTEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra.» (Cf. Sal 47,10-11)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 9,32-38).
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

MEDITAZIONE
San John Henry Newman [(1801-1890)
Cardinale, fondatore di una comunità religiosa, teologo],
Discorso “L’invisibile presenza di Cristo”, Sermons on Subjects of the Day, § 21

« Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore »

Guardatevi intorno, fratelli miei (…); perché tanti cambiamenti e lotte, tanti partiti e sette, tante credenze? Perché gli uomini sono insoddisfatti e inquieti. E perché sono inquieti, ognuno con il proprio salmo, la propria dottrina, la propria lingua, la propria rivelazione, la propria interpretazione? Sono inquieti perché non hanno trovato. (…) Tutto ciò non li ha ancora portati alla presenza di Cristo che è « pienezza della gioia e dolcezza senza fine » (Sal 16,11).
Se si fossero nutriti del pane della vita (Gv 6,35) e avessero gustato il favo di miele, i loro occhi si sarebbero schiariti come quelli di Gionata (1Sam 14,27) ed avrebbero riconosciuto il Salvatore degli uomini. Ma, non avendo compreso queste cose invisibili, devono ancora cercare e sono alla mercé di rumori lontani. (…)
Triste spettacolo: il popolo di Cristo erra sui colli « come pecore senza pastore ». Invece di cercarlo nei luoghi che egli ha sempre frequentato e nella dimora che egli ha stabilita, si affaccenda con espedienti umani, segue guide straniere e si lascia affascinare da opinioni nuove, diventa il burattino del caso e dell’umore del momento e la vittima della propria volontà. È pieno di ansietà, di perplessità, di gelosia e di allarme, « sballottato dalle onde e portato qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore » (Ef 4,14). Tutto ciò perché non cercano questo « unico Corpo, questo unico Spirito, questa unica Speranza della loro vocazione, questo unico Signore, questa unica fede, questo unico battesimo, questo unico Dio Padre di tutti » (Ef 4, 5-6) per poter trovarvi « ristoro per le loro anime » (Mt 11,29).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.» (Gv 10,14)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
+ don Francesco

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