Bari da il “bentornati” ai fratini e tutela i loro nidi a Sud della città

Secondo gli antichi greci, l’antenato del fratino, visitava solo i giardini del Re e addirittura era capace, posato su un infermo, di farlo guarire malattie mortali. Bene, il fratino (una specie di uccello migratore in pericolo di estinzione, specie ovviamente protetta) da qualche anno ha scelto il litorale a Sud di Bari per nidificare. E così l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli, accompagnato dai volontari dell’associazione LitorAli, si è recato sul lungomare Di Cagno Abbrescia, a sud di Torre Quetta, per posizionare una serie di transenne a protezione dei nidi.

“Quest’anno abbiamo individuato quindici nidi di fratino – ha commentato Pietro Petruzzelli – a riprova del fatto che quel tratto di costa si presta perfettamente all’attività nidificatoria di questa specie protetta. Dai sei nidi dello scorso anno, il numero è quasi triplicato, segno che l’intervento di tutela posto in essere l’anno scorso ha raggiunto lo scopo e che il fratino, animale particolarmente abitudinario, riconosce ormai questo luogo come ideale per la riproduzione. La presenza del fratino, inoltre, è simbolo di un’elevata qualità dell’ambiente, sia dell’aria sia dell’acqua, tanto che gli insediamenti nidificatori di questa specie vengono presi in considerazione nell’ambito del prestigioso riconoscimento della bandiera blu della Fee (Foundation for environmetal education). Ringrazio i volontari di LitorAli che si occupano con grande cura e attenzione dell’attività di monitoraggio di questa specie di uccello”.

L’assessore al fine di tutelare gli uccelli e in particolare le uova, rivolge ai proprietari dei cani che frequentano l’area un appello affinché non lascino liberi gli animali nei pressi dei tratti transennati, perché involontariamente potrebbero causare danni ai nidi.

Nelle prossime ore l’amministrazione comunale installerà dei cartelli informativi sulla presenza dei nidi di fratino e sulla conseguente scelta di transennare temporaneamente l’area.

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