Puglia verso il giallo? Numeri in discesa, ma……

Ci si interroga sulla decisione che sarà adottata domani al ministero della Salute sulla colorazione della Puglia per la prossima settimana, se cioè si passerà dalle limitazioni dell’arancione a quelle del giallo. Nelle ultime 24 ore su 11.893 test effettuati, sono stati registrati 877 casi positivi, con una incidenza del 7,4% (ieri era del 9,4%). Sono stati registrati anche 27 decessi (ieri 12). I pugliesi attualmente ricoverati sono 1.714 (28 in meno di ieri che corrispondono pressappoco al numero dei decessi ).

I contagi, per effetto dei sacrifici fatti dai pugliesi, delle vaccinazioni (circa il 25% ha ricevuto almeno una dose) e del caldo sono in calo, ma restano sopra la soglia di attenzione rispettivamente al 33% e al 42% i tassi di occupazione delle terapie intensive e dei posti letto riservati a pazienti Covid nei reparti di medicina generale. Ci sono poi i casi di variante indiana isolati e che vanno tenuti sotto controllo.

La sensazione, ripetiamo la sensazione, è che da lunedi la Puglia possa tornare in zona gialla anche per le pressioni che giungono dal mondo del lavoro, imprenditoriale e sociale.

Dopo l’approvazione della legge da parte del Consiglio regionale, oggi per la prima volta è stato consentito alla moglie di un paziente Covid ricoverato al Policlinico di avere accesso al reparto di terapia intensiva dopo aver indossato tuta, doppio guanto, mascherina ffp3 e occhiali di protezione. Ovviamente le visite non sono generalizzate, ma autorizzate dal Responsabile della terapia intensiva quando ci sono le condizioni favorevoli per l’ammalato.


Il segretario regionale della Cgil Pino Gesmundo, chiede che tutte le persone presenti in Puglia italiani e immigrati che non hanno la possibilità di prenotare, che siano vaccinati al più presto. E’ un fatto di civiltà e di sicurezza dicono alla Cgil.

 

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