A meno di clamorosi colpi di scena la Puglia rimarrà in arancione anche nella settimana dal 3 al 9 maggio. Molti, soprattutto i ristoratori e gli imprenditori della sfera dei servizi, avevano sperato nella colorazione gialla. Anche Pier Luigi Lopalco, proprio ieri, si era espresso in questi termini.
Ma anche i dati diffusi oggi che si riferiscono alle ultime 24 ore non sono, a nostro avviso, buoni. Anzitutto il numero dei morti, 37 (ieri 30), ma anche il numero dei positivi, 1344, su 13mila296 test effettuati con una incidenza del 10,1% più che doppia rispetto alla media nazionale. I ricoverati sono 33 meno di ieri, in pratica pressappoco il numero dei deceduti.
Protesta l’intersindacale medica, composta da Cgil, Smi, Simet, Snami e Ugs per non essere stata invitata all’incontro di ieri da Emiliano e Lopalco cui hanno partecipato Ordine dei Medici e Fimmg. “La gran parte dei lavoratori del
mondo della medicina generale, ieri all’antivigilia della festa del lavoro, è stata ancora una volta ignorata dagli organi
istituzionali regionali e aziendali e purtroppo anche dal sindacato più rappresentativo della categoria della medicina
generale convenzionata. Continueremo a garantire la tutela del lavoro medico e degli altri operatori – dice l’intersindacale medica – soprattutto quella del rapporto con i cittadini, chiedendo, ancora una volta, il rispetto delle regole che sono espressione di battaglie politiche importanti.
FRANCO MARELLA