Ricerca e soccorso, firmato a Bari accordo tecnico con Commissione europea

Condividere in rete i dati acquisiti dalle stazioni satellitari gestite dalla Commissione europea in Norvegia, Spagna e Cipro. Ciò consentirà di avere, in tempo reale, la disponibilità di una grande quantità d’informazioni nel caso di attivazione dei trasmettitori di emergenza in dotazione a mezzi navali, aerei e terrestri, italiani e non, usufruendo di una vasta copertura della superficie terrestre e di maggior precisione nell’esatta individuazione della posizione del trasmettitore, così da rendere più tempestive e agevoli le operazioni di ricerca e soccorso di persone in pericolo di vita e vettori in difficoltà. 

E’ la nuova missione della stazione satellitare Cospas-Sarsat di Bari, sancito da un accordo amministrativo di cooperazione tecnica tra l’Italia e la Commissione europea. La struttura del capoluogo pugliese è gestita dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. Per avere un’idea dell’importanza della tecnologi, nella sola area di servizio di competenza italiana, negli ultimi cinque anni, sono state salvate 450 persone e gestite 7mila attivazioni di segnali diemergenza.

L’accordo è stato siglato e risorse dall’ingegner Luigi D’Angelo, Direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione civile, su delega del Capo della Protezione civile nazionale, ingegner Fabrizio Curcio e da Timo Pesonen, Direttore generale Industria della difesa e spazio della stessa Commissione europea. Erano presenti, tra gli altri, gli ammiragli Sergio Liardo e Giuseppe Aulicino del Reparto operativo del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, nonché del Direttore marittimo della Puglia e Basilicata Ionica, ammiraglio Giuseppe Meli.

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